Il Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino ed il suo funzionamento

Come abbiamo menzionato nell’articolo precedente a proposito della Convenzione ONU sui Diritti del Bambino (Children Right Convention-CRC) al lato della Convenzione ricopre una posizione fondamentale il Comitato che si occupa di vigilare sull’applicazione della stessa.

Il Comitato ONU sui diritti del bambino è stato instituito nel 1991, in conformità con quanto previsto nell’articolo 43 CRC, con la responsabilità di vigilare e garantire la corretta attuazione della Convenzione da parte degli Stati firmatari.

Gli Stati parte della Convenzione, conforme a quanto previsto dall’articolo 22 CRC, devono infatti presentare relazioni periodiche ed esaustive al Comitato CRC sulla situazione dei diritti dei minori all’interno degli stessi Stati: in particolare sono chiamati a spiegare come vengono garantiti e rispettati i diritti sanciti dalla Convenzione ed il piano di azione volto tutelare i minori ed applicare ogni articolo della Convenzione nel contesto giuridico e sociale dello Stato parte.

Dal canto suo il Comitato si occupa di esaminare dettagliatamente le relazioni periodiche degli Stati, prendendo anche in considerazione le relazioni che a loro volta ONG e associazioni che operano nell’ambito dei diritti dei minori inviano al Comitato riguardo gli Stati. Al termine di tale analisi il Comitato invierà formalmente le sue raccomandazioni indicando agli state le azioni necessarie da intraprendere per una sempre migliore applicazione della Convenzione CRC e per la totale tutela dei diritti dei minori.

Composizione del Comitato ONU sui Diritti del Bambino (CRC)

Il Comitato CRC è composto da 18 esperti internazionali indipendenti provenienti da diversi paesi e sistemi giuridici, tali esperti devono essere persone dall’elevata caratura morale, e devono essere riconosciute a livello internazionale per la loro profonda conoscenza e competenza nell’ambito dei Diritti Umani. È essenziale sottolineare come tali esperti agiscano in quanto membri del Comitato CRC in modo completamente indipendente, sempre a titolo personale, vale a dire, non rappresentano i governi dei loro stati d’origine o qualsiasi organizzazione a cui possano appartenere, come l’UNICEF, o qualsiasi altra organizzazione.

Ginevra, essendo la sede di tutte le commissioni dei vari trattati sui diritti umani delle Nazioni Unite, è anche il luogo di incontro del Comitato CRC. A Ginevra quindi vengono organizzate annualmente tre sessioni (gennaio, maggio e settembre), ciascuna per un periodo di tre settimane, più un periodo antecedente di preparazione.

Per quanti riguarda gli Stati che aderiscono ai due Protocolli Facoltativi relativi uno alla partecipazione bambini nei conflitti armati, ed uno alla vendita di bambini, la prostituzione minorile e
l’utilizzo dei bambini nella pornografia, devono presentare rapporti specifici riguardo tali protocolli.

Inoltre esiste un terzo protocollo facoltativo, il Protocollo Facoltativo alla Convenzione sui diritti del bambino sulle procedure di comunicazione (OPIC).
Quest’ultimo protocollo facoltativo è stato adottato il 19 dicembre 2011 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed è entrato in vigore dal 14 aprile 2014.

L’OPIC riconosce la competenza del Comitato CRC di ricevere e conoscere in merito i reclami e le denunce da parte delle persone tutelate sotto l’ombrello della giurisdizione della Convenzione CRC che affermano di essere vittime di violazioni dei diritti riconosciuti in essa e nei suoi due protocolli facoltativi.
Va inoltre sottolineato che le comunicazioni possono essere presentate da, o per conto di, persone o gruppi di persone che segnalano di essere vittime di violazioni dei diritti sanciti nella Convenzione, direttamente dagli interessati o da associazioni e rappresentanti che si occupano di denunciare le violazioni sui minori.
Nonostante ciò il Comitato CRC non potrà farsi carico dei reclami già esaminati in passato dallo stesso Comitato o che sono già stati presentanti nell’ambito di un’altra indagine internazionale o procedura al cospetto degli altri Comitati ONU a tutela dei Diritti Umani. È importante tenere presente che le comunicazioni delle violazioni dei diritti della CRC devono necessariamente essere depositate entro un anno dalla data in cui sono stati esauriti i gradi di giudizio di fronte ad i Tribunali nazionali, in sostanza è possibile ricorrere al cospetto del Comitato CRC solamente dopo aver ricorso a tutti i gradi di giudizio disponibili a livello interno nello Stato, e ciò va fatto entro un anno dalla sentenza conclusiva dell’ultimo grado di giudizio ricorribile. L’unica eccezione all’esaurimento dei gradi di giudizio interni si verifica quando è manifestatamente impossibile ricorrere a tutti i gradi interni, tale circostanza eccezionale va sempre dimostrata.

Il Comitato CRC inoltre ha la competenza di ricevere le denunce presentante direttamente da uno Stato nei confronti di uno Stato firmatario della Convezione CRC.

Attualmente (dicembre 2020) sono 52 i paesi che hanno firmato il III Protocollo facoltativo sulle procedure di comunicazione.

Infine va ricordato che il Comitato CRC svolge anche attività per la promozione della cooperazione internazionale tra Stati per sostenere i paesi in via di sviluppo ed i minori di tutto il mondo, con particolare riguardo per i minori che si ritrovano a vivere nei contesti più giuridicamente e socialmente complicati.

Pubblicato da Pietro Sassi

Lawyer (Spain) with specialization in: Company Law, International Private Law, Contracts draft and negotiation, Data Protection and Commercial Law with study and work experience in various countries as Italy, Spain, Portugal, Ireland, Chile, Brazil, Israel and Romania. I Speak fluently: English, Spanish, Portuguese and Italian (mother tongue). Next goal French. Based in Madrid, Modena and Lisbon. Passionate about Philosophy, History, Geopolitics and International Protection of Human Rights. My personal dream is to become an excellent Lawyer working with passion every day in order to build something great, with the aim of leaving the mark and being happy doing what I love and loving what I do.

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