LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DEL FANCIULLO

Il 20 Novembre è la Giornata Internazionale per i Diritti dei Bambini, in questa data simbolica quindi abbiamo deciso di analizzare l’iter giuridico che ha portato all’elaborazione Convenzione sui Diritti del Fanciullo (Convention on the Rigths of the Child – CRC) in seno alle Nazioni Unite, Convenzione nata per promuovere e tutelare in ambito internazionale i diritti fondamentali di tutti i minori di 18 anni.

Iter storico
Dal punto di vista storico possiamo considerare la Convenzione Internazionale per l’eliminazione della tratta di donne e bambini del 1922 come la prima applicazione di misure per la protezione dei bambini vittime di tratta a livello internazionale, come si deduce dal nome.
Nel 1924 fu adottata La Dichiarazione dei Diritti Fanciullo nel quadro della Società delle Nazioni, conosciuta anche come Dichiarazione di Ginevra, come primo documento internazionale dedicato esclusivamente alla tutela dei diritti dei minori.

Nel 1945, con l’avvento delle Nazioni Unite, i Diritti Umani fondamentali sono stati finalmente riconosciuti come universalmente protetti ed efficaci, appartenenti ad ogni essere umano, come carattere intrinseco della propria natura umana, validi ancor prima dell’approvazione da parte qualsiasi stato nazionale, sulla base della nozione di dignità come valore umano universale. All’articolo 25 comma 2, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 si riferisce esplicitamente alla maternità ed all’infanzia nei seguenti termini:

La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza.
Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della
stessa protezione sociale.

Nel 1959 viene emanata la Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo, la quale stabilisce dieci principi universalmente accettati e che pertanto devono essere garantiti universalmente a tutti i bambini. Successivamente nel 1974 viene redatta la Dichiarazione sulla protezione delle donne e dei bambini in situazioni di emergenza e di conflitto armato, un vero e proprio successo dato il tentativo fallito nel 1939.


Come punto di arrivo per l’intero percorso menzionato fino ad ora si arriva quindi al 1989, ossia, l’anno in cui viene emanata la Convenzione sui Diritti del Fanciullo (Convention on the Rigths of the Child – CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, tramite la Risoluzione 44/25, in vigore dal 2 settembre 1990 (come sancito nel proprio articolo 49) e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176
Tale Convenzione internazionale si applica a tutti i bambini, indiscriminatamente, di età inferiore ai 18 anni.


Secondo autori come Vanessa Bonilla Tovar, Butriargo Rey e Canosa Cantor tale Convenzione ha caratteristiche innovative e originali che non si erano mai viste fino ad allora all’interno dei trattati sui Diritti Umani:
Prima di tutto, è stata la Convenzione che ha raggiunto il maggior numero di firmatari lo stesso giorno in cui venne ratificata, ed ad oggi sono ben 196 gli Stati firmatari! Inoltre questa Convenzione è entrata in vigore in tempo record, più velocemente di qualsiasi altro trattato internazionale nel campo dei Diritti Umani, ciò infatti è avvenuto in soli sette mesi a decorrere dall’apertura alla firma della Convenzione.

In secondo luogo questa Convenzione è unica nel suo genere perchè tratta dell’intera gamma dei Diritti Umani che spettano ai minori:
dai diritti civili e politici, ai diritti in ambito economico, sociale, culturale ed
umanitario.

In terzo luogo, il Comitato ONU sui Diritti dell’Infanzia, organo istituito per vigilare sull’applicazione ed il rispetto della Convenzione da parte dei Paesi firmatari, ha il potere di ottenere informazioni da varie fonti diverse, quindi non solo da parte degli Stati e da parte di chi denuncia ed impugna la violazione dei diritti rispetto ad un caso concreto o rispetto ad un gruppo di minori, ma ricoprono un ruolo fondamentale per il lavoro di investigazione e vigilanza del Comitato anche l’UNICEF, le agenzie speciali dell’ONU e le ONG impegnate in quest’ambito. Talii organi ed enti possono emettere la loro versione dei fatti ed informare dettagliatamente in modo periodico il Comitato attraverso un report specifico, il quale spesso e volentieri si dimostra essere uno strumento molto efficace per aiutare il Comitato a valutare se lo Stato in questione stia effettivamente rispettando i suoi obblighi rispetto alla Convenzione e stia quindi correttamente promuovendo e tutelando i diritti dei minori.


I quattro principi fondamentali sanciti della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza CRC, che fungono da veri e propri pilastri basilari per tutti gli altri diritti enunciati nella Convenzione, sono:

a)     Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.

b)     Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica che riguardi i minori, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.

c)     Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente (art. 6): i paesi firmatari devono impegnare il massimo delle risorse a loro disposizione per tutelare la vita ed il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale tra Stati.

d)     Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): si prevede il diritto dei bambini ad essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni (nel caso in cui il minore abbia un’età ed uno sviluppo che non gli consentano di esprimersi il tutore ne farà le veci per esprimere e rappresentare il loro interesse e la loro opinione).

Da parte di Harikoa speriamo che questo articolo possa risultare utile ai lettori del blog, siamo fermamente convinti che comprendere bene l’importanza del percorso storico di tutti i Diritti Umani in generale, e dei diritti fondamentali dei minori nello specifico, sia fondamentale per avere ben chiaro verso che obbiettivo l’umanità si sta muovendo, fiduciosi che giorno dopo giorno la collaborazione tra i popoli possa progredire verso quell’orizzonte di pace e di tutela internazionale dei diritti di tutti ed in particolare dei nostri fratelli più piccoli ed indifesi, i bambini e gli adolescenti.

Scarica la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e della Adolescenza cliccando qui.

Scarica “I diritti dei bambini in parole semplici” cliccando qui.

Pubblicato da Pietro Sassi

Lawyer (Spain) with specialization in: Company Law, International Private Law, Contracts draft and negotiation, Data Protection and Commercial Law with study and work experience in various countries as Italy, Spain, Portugal, Ireland, Chile, Brazil, Israel and Romania. I Speak fluently: English, Spanish, Portuguese and Italian (mother tongue). Next goal French. Based in Madrid, Modena and Lisbon. Passionate about Philosophy, History, Geopolitics and International Protection of Human Rights. My personal dream is to become an excellent Lawyer working with passion every day in order to build something great, with the aim of leaving the mark and being happy doing what I love and loving what I do.

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